Un edificio, molte storie. Palazzo de Gregorio a Caserta dal Settecento ai giorni nostri

Maria Gabriella Pezone

Abstract


Il saggio approfondisce la storia pluristratificata di un interessante palazzo situato a Caserta alle spalle dei giardini della reggia borbonica. Fatto costruire a sue spese da Carlo di Borbone nel 1754 per il marchese di Squillace Leopoldo de Gregorio e affidato alla progettazione dell’architetto reale Luigi Vanvitelli, fu poi acquistato da Ferdinando IV nel 1796 per insediarvi la prima fabbrica “delle Fiandre” del regno. Sarebbe divenuto, in seguito, cotonificio con Luigi Vallin nel Decennio Francese accompagnando, anche dopo, la storia dell’industria borbonica nel periodo della Restaurazione, soprattutto con la gestione dell’imprenditore meridionale Raffaele Sava. Passato ai militari nel 1851, per volontà di Ferdinando II, che potenziò la vocazione difensiva di S. Maria Capua Vetere e Caserta in appoggio a Capua, il palazzo fu infine venduto ai privati alla fine dell’Ottocento per poi essere requisito dopo la II Guerra mondiale da parte del Commissariato degli alloggi e concesso ai senzatetto per risolvere il problema delle abitazioni.

Nel ripercorrerne le molte “vite” il saggio proverà, nelle conclusioni, a toccare anche aspetti più direttamente legati alla sua tutela, poiché lo stato attuale di conservazione dell’edificio sollecita molti interrogativi inerenti il rapporto tra storia, memoria, identità e quanto di esso sopravvive materialmente, che non riflette più ciò che ha rappresentato nei singoli momenti della sua lunga storia.

 


Parole chiave


Caserta; Aldifreda; palazzo de Gregorio; Luigi Vanvitelli; Leopoldo de Gregorio; cotonificio; Luigi Vallin; Raffaele Sava

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DOI: https://doi.org/10.14633/AHR356

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