Il vero necessario e le catene di Prometeo, ovvero come il Restauro sopravvive al “tempo che invecchia”
Abstract
Il consolidamento è spesso concepito come un percorso di confine nella pratica dei Restauratori. Il breve saggio qui presentato, in parte provocatorio, intende stimolare il dibattito sulla necessità di assumersi delle responsabilità in questo campo. Il presupposto principale è la sostanziale coincidenza tra forma e struttura che è rintracciabile negli edifici storici in muratura: essa deriva dalle proprietà meccaniche della "muratura in sè" come materiale costruttivo. L'empirismo può quindi costituire il principale strumento di analisi strutturale degli edifici storici: solo un'attenta ricostruzione dei danni ricorrenti, delle diverse ricostruzioni e delle caratteristiche costruttive, possono garantire una valutazione soddisfacente e attendibile sulla loro stabilità e sicurezza. Un recupero delle competenze, anche strutturali, è utile, soprattutto ora che le possibilità tecniche hanno superato l'immaginazione di qualsiasi progettista. Solo i Restauratori (e non semplici strutturisti) possono utilizzare questa innovazione tecnica nel modo più corretto. La sfida è incatenarla (con le catene di Prometeo), per rispettare eticamente il passato. Solo una solida competenza storico-costruttiva può garantirlo.
Parole chiave
Full Text
PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR335
Refback
- Non ci sono refbacks, per ora.
Copyright (c) 2021 Federica Ottoni
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
Comitato scientifico internazionale
Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)
Comitato direttivo
Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Antonello Alici, Salvatore Di Liello, Fabrizio Di Marco, Paolo Faccio, Mariacristina Giambruno, Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Edoardo Piccoli, Renata Prescia, Nino Sulfaro, Fabio Todesco, Guglielmo Villa
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro
ISSN 2384-8898
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License.