Conservare l’eredità di Vittone tra conoscenza storica e progetto di restauro
Abstract
Da una rilettura della storiografia vittoniana emerge la rilevanza della figura di Eugenio Olivero, primo esponente, fra gli studiosi di inizio del XX secolo, a cui si deve il riconoscimento di aver documentato e studiato le architetture di Vittone con passione e curiosità tecnica, ispirando un approccio integrato tra storia e analisi dell’architettura, dei magisteri edilizi e delle tecniche costruttive. Attraverso un esame dell’archivio dell’ studioso, conservato all’Accademia delle Scienze di Torino, il saggio considera l’eredità di Olivero come utile chiave di lettura sia per riflettere sulla carriera e opera di Vittone, sia per ripercorrere le origini di una storia della conservazione dei suoi edifici. Oggi, consolidato l’orientamento metodologico fatto proprio dallo studioso, quale fase propedeutica alla redazione del progetto di restauro, resta aperto il tema della conservazione della autorialità delle architetture vittoniane, individuando in una maggiore interoperabilità dei dati raccolti negli interventi di restauro già eseguiti, la strada per una conservazione e valorizzazione consapevole e coerente, oltre che condivisa, di questo patrimonio.
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PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR327
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Copyright (c) 2021 Francesco Novelli
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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
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Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro
ISSN 2384-8898
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