I ruderi del centro abbandonato di Gioiosa Guardia (Me). Studi e indagini per una memoria da recuperare
Abstract
La città abbandonata di Gioiosa Guardia, seppur in stato di rovina, conserva ancor oggi caratteri di notevole interesse da vari punti di vista: storico, architettonico e naturalistico. Gioiosa Guardia fu fondata nel 1364 su un’altura rocciosa in cui esisteva già un preesistente casale. Il centro crebbe intorno ad una torre federiciana fino a contare, secondo le fonti, quattro chiese ed alcuni oratori.
Alla fine del XVIII secolo terremoti e carestie indussero gli abitanti, grazie anche al diminuire delle incursioni piratesche sulla costa, ad abbandonare l’insediamento montano per fondare l’attuale Gioiosa Marea; l’abbandono favorirono così il processo di degrado e ruderizzazione di Gioiosa Guardia. Dopo il trasferimento sulla costa, avvenuto non senza resistenze da parte dei cittadini, il sito cadde progressivamente in abbandono.
Ancor oggi, nonostante l’abbandono e una certa lontananza della moderna Gioiosa, nella memoria collettiva dei suoi abitanti resta forte il legame con l’insediamento originario. Nel 2009 hanno avuto inizio alcuni studi del sito con un parziale rilievo e nel 2018 un altro rilievo del versante nord dell’urbano di Gioiosa Guardia con l’utilizzo di tecnologia UAV (Unmanned Aerial Vehicle) ha reso possibili nuove acquisizioni sulla morfologia del sito e, conseguentemente, nuove considerazioni sulle possibili future vie di ricerca.
The Ruins of the Abandoned Center of Gioiosa Guardia (Me). Studies and Investigations for a Memory to be Recovered
The abandoned city of Gioiosa Guardia, although in a state of ruin, still retains characters of considerable interest from various points of view: historical, architectural and naturalistic.
Gioiosa Guardia was founded in 1364 on a rocky hill where a pre-existing farmhouse already existed. The center grew around a tower of Frederick II up to count, according to the sources, four churches and some oratories. At the end of the 18th century earthquakes and famines led the inhabitants, thanks also to the decrease of pirate raids on the coast, to abandon the mountain settlement to found the current Gioiosa Marea; the abandonment thus favored the process of degradation and ruderalization of Gioiosa Guardia. After the transfer to the coast, which took place not without resistance from the citizens, the site gradually fell into neglect. Even today, despite the abandonment and a certain distance of modern Gioiosa, the link with the original settlement remains strong in the collective memory of its inhabitants.
In 2009 some studies of the site began with a partial relief and in 2018 another survey of the northern side of the Gioiosa Guardia urban with the use of UAV technology (Unmanned Aerial Vehicle) made possible new acquisitions on the morphology of the site and, consequently, new considerations on possible future research guidelines.
Parole chiave
Full Text
PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR294
Refback
- Non ci sono refbacks, per ora.
Copyright (c) 2020 Carmen Genovese, Giovanni Minutoli
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
Comitato scientifico internazionale
Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)
Comitato direttivo
Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Antonello Alici, Salvatore Di Liello, Fabrizio Di Marco, Paolo Faccio, Mariacristina Giambruno, Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Edoardo Piccoli, Renata Prescia, Nino Sulfaro, Fabio Todesco, Guglielmo Villa
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro
ISSN 2384-8898
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License.