Da una nuova cultura a una nuova tradizione. Il dialogo culturale in alcuni borghi della Toscana e della Calabria

Anna Di Giusto

Abstract


Negli ultimi decenni al fenomeno dello spopolamento della montagna si è sovrapposto quello della gestione dei flussi migratori. Alcune realtà locali hanno risposto in modo originale a questa doppia sfida, anche attraverso progetti radicalmente innovativi come la valorizzazione della tradizione di cui gli ospiti sono portatori. Il cambiamento del tessuto umano cui si sta assistendo in questi anni comporta un'evoluzione del patrimonio immateriale e quindi culturale, al punto da mettere in discussione il concetto di tradizione come eredità legata al territorio e non alle persone, attraverso singolari soluzioni di tipo artistico. La presente ricerca si sviluppa su tre aree diverse per geografia, storia e usanze, ma toccate dal recente mutamento antropico: in Toscana, a Borgo San Lorenzo, il Villaggio La Brocchi ospita famiglie di richiedenti asilo con minori al seguito; in provincia di Reggio Calabria, la ricerca si è focalizzata su due realtà: lo SPRAR di Camini (RC), comune confinante con Riace, in collaborazione con un'associazione internazionale di volontariato; e nella vicina Riace la Casa della Poetessa, costituitasi nell'estate del 2017 con lo scopo di ospitare laboratori ed eventi culturali; infine, come trait d'union tra Toscana e Calabria, si analizzeranno due progetti sul tema dell'accoglienza realizzati dal gruppo di street artist Guerrilla Spam, il primo a Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo, e il secondo a Riace.

 

 

From a New Culture to a New Tradition. A Cultural Dialogue in Some Villages of Tuscany and Calabria

 

 

In the last decades, the issue of migration and its management has overlapped with the phenomenon of mountain depopulation Some small towns in Italy have responded in an original way to this double challenge, also through radically innovative projects focused on a possible dialogue among different cultures. The change in the human fabric of the last years involves the evolution of the intangible and therefore cultural heritage, to the point of questioning the concept of tradition as a legacy linked to the territory rather than to people, through original artistic solutions. The present research deals with two areas, Tuscany and Calabria, which are very different in terms of geography, history, and customs, but both equally involved in the recent anthropic changes. In particular, the study focuses on the experience of Borgo San Lorenzo, in Tuscany, where families of asylum seekers with minors in tow have bee hosted. It also focuses on two experiences of welcoming refugees in Camini and Riace, in the province of Reggio Calabria. The essay aims at analysing and comparing the results of these different projects.


Parole chiave


accoglienza dei migranti; integrazione; autosufficienza; street art; dialogo multiculturale

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DOI: https://doi.org/10.14633/AHR272

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Copyright (c) 2020 Anna Di Giusto

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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.

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Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro

    

      

 ISSN 2384-8898

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