Nuovi materiali per il restauro strutturale: una questione antica
Abstract
Dopo una prima fase di sperimentazione e ricerca, l’impiego dei materiali compositi nel restauro architettonico, anche a seguito della recente accelerazione tecnologica, è ormai una realtà consolidata e, per i grandi vantaggi che comporta (trattandosi di materiali leggeri e altamente resistenti), in larga diffusione. Tuttavia, la loro applicazione al patrimonio culturale pone non solo problemi tecnici, ma più generalmente, culturali.
Il presente articolo vuole affrontare la questione, partendo da alcune considerazioni su come tali problemi siano stati affrontati, e forse risolti, quando i „nuovi“ materiali erano il ferro, e poi l’acciaio e il cemento armato. Dalla “stampella” di ruskiniana memoria alle protesi nascoste della Carta di Atene, fino agli esempi più recenti di consolidamento, le esperienze passate diventano ancora una volta fondamento per valutare sperimentalmente l’efficacia di tecniche e approcci, in previsione di interventi futuri, rivalutando il ruolo dell’empirismo anche nel progetto di consolidamento dei beni culturali.
La conclusione, qui anticipata, è che non esiste, come sempre nel caso unico degli edifici storici, una "soluzione corretta", e tipizzabile, quanto piuttosto un "corretto approccio", che partendo dalla conoscenza e dalla comprensione dell’edificio storico e passando attraverso la comparazione di diverse soluzioni tecnicamente possibili, ricompone, alla fine del percorso, il necessario equilibrio tra possibilità tecniche ed opportunità teoriche, privilegiando il monumento.
Parole chiave: restauro, struttura, materiali, consolidamento, tecnica
Full Text
PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR023
Refback
- Non ci sono refbacks, per ora.
Copyright (c) 2015 Federica Ottoni - Eva Coisson
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
Comitato scientifico internazionale
Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)
Comitato direttivo
Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Antonello Alici, Salvatore Di Liello, Fabrizio Di Marco, Paolo Faccio, Mariacristina Giambruno, Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Edoardo Piccoli, Renata Prescia, Nino Sulfaro, Fabio Todesco, Guglielmo Villa
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro
ISSN 2384-8898
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License.