Pompei da “scoperta” a luogo comune

Fabio Mangone

Abstract


Il rapporto tra Pompei e il Voyage pittoresque si configura come qualcosa di importante e per molti aspetti singolare. Infatti, l’ampio spazio dedicato a Pompei nel secondo tomo del Voyage, tra testo e immagini, nel colmare una lacuna avvertita dagli eruditi, rappresenta un’importantissima tappa nella divulgazione dell’archeologia pompeiana, e nella notorietà di un sito che non ha ancora acquisito la medesima rinomanza di Ercolano. Il volume del Saint-Non, in largo anticipo sulla fortuna del sito di Pompei, ne suggerisce e ne attesta la rilevanza non limitandosi a documentare gli scavi nella loro consistenza contemporanea, ma ricostruendo idealmente il sito nell’antichità, contribuendo non poco alla costruzione di un potente immaginario.

Parole chiave


Pompei; archeologia; scoperta

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DOI: https://doi.org/10.14633/AHR080

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Copyright (c) 2018 Fabio Mangone

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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.

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Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro

    

      

 ISSN 2384-8898

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