Utopia e storia di un atollo mediterraneo, ideogramma di un territorio messano-calabro

Nicola Aricò

Abstract


Risalgono agli inizi del secolo XVI o alla fine del XV due differenti testimoni – un sigillo senatorio e una miniatura su supporto membranaceo – di una icona medievale, forse trecentesca, attribuibile alla fucina basiliana del cenobio del SS. Salvatore di Messina. La disamina delle due immagini, nel confermare la filiazione dalla stessa fonte, guida all’identificazione di un probabile antigrafo quattrocentesco. La sintesi territoriale che si intende rappresentare – un “atollo mediterraneo” – appare fortemente ideologizzata per mano di ignoto miniaturista, espressione della scuola basiliana messinese. La città, raccolta in un diadema repleto di volumi edilizi, si espande fino alla punta di Capo Peloro, da un lato. Dall’altro conclude la propria ansa nella deserta penisola di San Raineri, il cui vertice, rivolto verso la città, ospita il monastero del SS. Salvatore. L’atollo-Messina non ha alcun contatto con altre terre, ma intende palesemente dialogare con la vicina Calabria, da dove era stato generato lo stesso cenobio (da Rossano). L’archimandrita che lo governa estende il proprio potere su decine di strutture basiliane calabresi. Non sembra quindi un caso che, dopo il terremoto del 1908, quando si paventava una subordinazione dell’Ateneo messinese all’amministrazione di quello catanese, il rettore del tempo rilanciava l’icona medievale per dimostrare sia l’autonomia di Messina dalla Sicilia, sia l’espansione del territorio urbano verso la costa calabra. 


Parole chiave


Storia urbana, Messina, Sicilia, Calabria

Full Text

PDF


DOI: https://doi.org/10.14633/AHR113

Refback

  • Non ci sono refbacks, per ora.


Copyright (c) 2019 Nicola Aricò

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.

Comitato scientifico internazionale

Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)

Comitato direttivo

Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Nino Sulfaro

 

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

 

Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro

    

      

 ISSN 2384-8898

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License.