Tra proporzione, ordine e costruzione. Viollet-le-Duc e i templi di Paestum
Abstract
L’area archeologica di Paestum – una delle più complesse testimonianze della Magna Grecia – ha rappresentato fin dalla sua “riscoperta”, avvenuta intorno alla metà del XVIII secolo, un paradigma per la conoscenza dell’architettura antica. I templi dorici del sito, riconosciuti quali modelli archetipici del costruire, furono oggetto di una vasta messe di studi, rilievi, rappresentazioni iconografiche e pubblicazioni scientifiche. Numerosi furono gli architetti, i pittori, gli incisori, gli eruditi e gli archeologi che indagarono le strutture della città antica. Viollet-le-Duc fu tra coloro che visitarono Paestum nel 1836. Qui l’architetto francese poté osservare le architetture del sito, cogliendone le suggestioni e, attraverso la rappresentazione di una di essa, il Tempio di Nettuno, individuare alcune questioni sulle quali avrebbe riflettuto in seguito.
Alla luce di tali premesse, lo scritto intende presentare un breve resoconto delle esperienze degli architetti francesi che, prima di Viollet-le-Duc, avevano studiato i templi e degli artisti che li avevano ritratti, nonché degli interventi di restauro condotti sulle strutture antiche fino al 1836, in modo da costruire un quadro di riferimento chiaro.
Il saggio continua, poi, concentrando l’attenzione sulla presenza di Viollet-le-Duc nell’area archeologica e sull’influenza che questa esperienza ha avuto nella formazione dell’architetto, soprattutto rispetto alla comprensione dei principi costruttivi dell’architettura antica, presupposto fondamentale per l’interpretazione di quelli dell’arte costruttiva medievale.
Full Text
PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR049
Refback
- Non ci sono refbacks, per ora.
Copyright (c) 2017 Stefania Pollone
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
Comitato scientifico internazionale
Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)
Comitato direttivo
Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Antonello Alici, Salvatore Di Liello, Fabrizio Di Marco, Paolo Faccio, Mariacristina Giambruno, Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Edoardo Piccoli, Renata Prescia, Nino Sulfaro, Fabio Todesco, Guglielmo Villa
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro
ISSN 2384-8898
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License.