Uno sguardo dell’Europa sulle rovine a Napoli e Messina tra XVII e XVIII secolo

Massimo Visone

Abstract


L’analisi dell’iconografia e la rilettura critica delle fonti consentono di aggiungere nuove osservazioni sulla rappresentazione delle città nei territori colpiti dal terremoto. Il contributo intende illustrare la lenta mutazione culturale e i significati simbolici e figurativi del fenomeno. La filosofia della catastrofe mette in crisi l’ottimismo della ragione e incrina la convinzione che il presente possa essere il migliore dei mondi possibili. Il Regno di Napoli è protagonista del dinamismo che spinge gli uomini a inoltrarsi in territori inusuali per il percorso del Grand Tour con l’intento acquisire nuovi strumenti di analisi scientifica. Infatti, l’Italia meridionale rappresenta un caso unico in Europa per il numero di terremoti, in particolare la capitale e la Sicilia furono colpite più volte da scosse di varia intensità in un arco di tempo che va dal 1688 al 1783. Un secolo in cui si compie un passaggio fondamentale per la storia dei terremoti.

Parole chiave


Iconografia urbana, Grand Tour, Napoli, Messina, filosofia della catastrofe

Full Text

PDF


DOI: https://doi.org/10.14633/AHR065

Refback

  • Non ci sono refbacks, per ora.


Copyright (c) 2018 Massimo Visone

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.

Comitato scientifico internazionale

Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)

Comitato direttivo

Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Nino Sulfaro

 

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

 

Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro

    

      

 ISSN 2384-8898

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License.