Palazzo Casati, Caccia, Natta di Novara: considerazioni su nuove evidenze documentarie

Stefano Della Torre, Sergio Monferrini

Abstract


L’articolo presenta nuovi documenti d’archivio sul Palazzo del Governo di Novara, già attribuito a Pellegrino Tibaldi, e non ignoto alla letteratura. I nuovi documenti contestualizzano la prima edificazione dal palazzo, identificando il committente in Cesare Casati conte di Conturbia, la data di avvio della costruzione nel 1571, i fornitori di laterizi e pietre lavorate, il progettista e costruttore Giovanni Antonio Piotti. Il palazzo era già stato studiato per le sue trasformazioni dal Settecento in poi, mentre l’esame di inedite descrizioni  consente di meglio comprendere la consistenza iniziale, verificata sul rilievo geometrico. Il testo  contiene una serie di considerazioni sia sull’uso di fonti a stampa per il dettaglio architettonico, sia sul tipo di esercizio professionale, in una fase in cui la separazione tra capimastri e architetti non era ancora perfettamente compiuta. Il contributo si aggiunge ad altri studi che hanno precisato il catalogo di Tibaldi restituendo al Piotti una serie di edifici, dal Palazzo Gallio di Gravedona alla Pliniana di Torno, alla chiesa di S. Croce a Riva S. Vitale, ma anche apre una serie di ipotesi nuove sulle strategie di committenza e sulla produzione architettonica nella Lombardia dei tempi di Filippo II.

Parole chiave


Novara; Giovanni Antonio Piotti; Pellegrino Tibaldi; palazzo urbano

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DOI: https://doi.org/10.14633/AHR381

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