Le carceri nella ricerca accademica
Abstract
Gli spazi eterotopici di foucaultiana memoria appaiono di grande attualità per affrontare questioni legate al tema del riuso delle Grandi Fabbriche urbane. Essi, infatti, sono ‘contro-spazi’ all’interno dei quali la società organizza le proprie “Utopie situate”, di cui le carceri ne esemplificano alcuni caratteri oppositivi (dentro e fuori, città e architettura, collettività e individuo).
In riferimento a questi edifici, conseguentemente al ‘Piano Straordinario per l’Edilizia Penitenziaria’, varato dal Governo nel 2010 per risolvere il problema del sovraffollamento delle strutture, si sta assistendo all’abbandono delle strutture antiche – qualora non sia possibile il loro adeguamento – e alla costruzione di nuove sedi. Com’è noto, lo scopo è quello di migliorare le condizioni di vivibilità degli spazi da parte dei detenuti, sia in termini sanitari che psicofisici, in accordo con quanto recita l’art. 27 della Costituzione.
Il tema del riuso delle fabbriche detentive dismesse, dunque, è di particolare interesse per la comunità scientifica, la quale è chiamata a compiere un atto di responsabilità nei confronti della società, restituendo tali architetture, attraverso la ricerca di possibili scenari di progetto, alla città e al territorio, secondo un doppio sguardo, che coniughi il passato con il presente e che tenga conto della loro natura eterotopica.
Attualmente il contesto sardo è particolarmente interessato dal fenomeno della dismissione delle fabbriche detentive storiche, per le quali l’Ateneo cagliaritano ha avviato uno studio fondato su un percorso metodologico interdisciplinare che matura a partire da letture indirette e dirette, argomentate secondo un percorso di conoscenza e un affondo su sguardi metaprogettuali.
L’obiettivo è quello di offrire alla comunità scientifica e alle pubbliche amministrazioni – inevitabilmente coinvolte nei processi progettuali – un avanzamento delle conoscenze e linee operative, in coerenza con le strategie europee e nazionali.
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PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR362
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Copyright (c) 2023 Caterina Giannattasio
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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
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Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro
ISSN 2384-8898
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