Il disegno dei modelli carcerari nel XIX secolo. Applicazioni nel contesto regionale

Vincenzo Bagnolo

Abstract


A partire dal tardo Settecento, con la crescita dell’interesse pubblico verso le condizioni carcerarie e con il consolidarsi dell’idea che in architettura le forme geometriche sono capaci di garantire potenza istituzionale, per la realizzazione delle fabbriche penitenziarie si sperimentano nuove tipologie. Sistema cellulare e fulcro centrale costituiscono i principi su cui si incardinano i più diffusi modelli sviluppatisi tra il XVIII e il XIX secolo.

Prendendo le mosse da tali presupposti, la ricerca propone una ricognizione critica che, in linea con i principi espressi nella trattatistica dell’epoca, affronta una rilettura interpretativa del disegno delle carceri realizzate in Sardegna nel corso dell’Ottocento.

Lo studio, anche attraverso un confronto con esempi nazionali e internazionali, investigati in relazione alla produzione grafica conservata in archivio, si rivolge in particolare alle fabbriche detentive di Nuoro e di Tempio Pausania, edifici a pianta circolare che rappresentano una peculiarità nel panorama italiano. Esse sono investigate attraverso la redazione di modelli 3D, utili a verificare un confronto tra progetto e realizzazione e, nel caso di Tempio Pausania, a produrre uno strumento attraverso cui controllare future proposte progettuali.


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DOI: https://doi.org/10.14633/AHR367

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Copyright (c) 2023 Vincenzo Bagnolo

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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.

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Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro

    

      

 ISSN 2384-8898

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