Prove di reclusione. La sperimentazione detentiva in Sardegna nell’Ottocento
Abstract
I mutamenti sociali e politici che si verificano tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo contribuiscono al profondo ripensamento delle forme detentive nello scenario pre-unitario, consolidatosi poi in periodo post-unitario. Il processo di istituzionalizzazione del carcere investe in maniera particolare la Sardegna con una intensa attività di indagini e di proposte che riconoscono nella costruzione di fabbriche ex-novo la garanzia di una maggiore coerenza tra l’impostazione legislativa vigente e le forme di detenzione applicabili. Le limitate risorse finanziarie messe a disposizione per il miglioramento del sistema carcerario portano ad un continuo ridimensionamento degli intenti ‘rinnovatori’: si susseguono numerose modifiche -anche sostanziali - dei progetti approvati, l’abbandono definitivo di iter progettuali, talvolta già avviati - e il ricorso alla prassi di riadattare alla funzione detentiva strutture preesistenti.
Il contributo propone una sintesi analitica sulla nascita e sull’evoluzione del sistema detentivo storico sardo a partire dall’intreccio tra le vicende relative alla costruzione delle quattro architetture carcerarie, emerse dalla consultazione archivistica, e l’evoluzione dell’apparato legislativo e normativo, da cui è dipesa la loro progettazione e realizzazione.
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PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR364
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Copyright (c) 2023 Valentina Pintus
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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
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Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro
ISSN 2384-8898
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