Istruzioni diverse: il repertorio dell’architetto civile

Roberto Caterino

Abstract


L’aver sperimentato di persona le difficoltà che incontra qualsiasi architetto alle prime armi rende Vittone perfettamente consapevole dell’importanza di disporre di buoni esempi. Nasce così la sezione più corposa delle Istruzioni diverse (Lugano 1766): «una selva d’Idee di Fabbriche, sì sacre, che profane, e di parecchj Ornamenti spettanti alle medesime» (Lib. II, Sez. II) per mostrare ai principianti come fare. Il saggio ripercorre la struttura dei capitoli attraverso l’analisi dei testi, ma soprattutto delle numerose incisioni che compongono il repertorio di modelli. L’intento è di chiarire logiche e meccanismi della manipolazione operata da Vittone sui progetti propri e altrui a uso della pubblicazione. Non si tratta soltanto di un retaggio di forme architettoniche appartenenti a una tradizione consolidata: a emergere è anche una precisa continuità nell’impostazione stessa della didattica dell’architettura, che Vittone acquisisce da Juvarra a Torino più che nell’Accademia romana, e che consiste nel coniugare lo studio del disegno alla prassi operativa del cantiere.


Parole chiave


Repertorio; circolazione di modelli; didattica; professione dell’architetto

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DOI: https://doi.org/10.14633/AHR319

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Copyright (c) 2021 Roberto Caterino

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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.

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