Istruzioni diverse: il repertorio dell’architetto civile
Abstract
L’aver sperimentato di persona le difficoltà che incontra qualsiasi architetto alle prime armi rende Vittone perfettamente consapevole dell’importanza di disporre di buoni esempi. Nasce così la sezione più corposa delle Istruzioni diverse (Lugano 1766): «una selva d’Idee di Fabbriche, sì sacre, che profane, e di parecchj Ornamenti spettanti alle medesime» (Lib. II, Sez. II) per mostrare ai principianti come fare. Il saggio ripercorre la struttura dei capitoli attraverso l’analisi dei testi, ma soprattutto delle numerose incisioni che compongono il repertorio di modelli. L’intento è di chiarire logiche e meccanismi della manipolazione operata da Vittone sui progetti propri e altrui a uso della pubblicazione. Non si tratta soltanto di un retaggio di forme architettoniche appartenenti a una tradizione consolidata: a emergere è anche una precisa continuità nell’impostazione stessa della didattica dell’architettura, che Vittone acquisisce da Juvarra a Torino più che nell’Accademia romana, e che consiste nel coniugare lo studio del disegno alla prassi operativa del cantiere.
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PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR319
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Copyright (c) 2021 Roberto Caterino

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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata con cadenza semestrale dall'Università Mediterranea di Reggio Calabria (Laboratorio CROSS - Storia dell'architettura e Restauro, dAeD - Dipartimento di Architettura e Design).
ISSN 2384-8898

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