Il fenomeno del reimpiego nella fondazione di nuovi paesi come conseguenza della realizzazione di bacini idrici. Il caso del portale della chiesa di San Pietro in Vincoli di Borgata Chiesa Pontechianale

Irene Ruiz Bazán

Abstract


Questo articolo approfondisce un caso particolare che si inserisce nell’ambito di una ricerca internazionale, il cui obiettivo è lo studio a livello europeo delle conseguenze della sommersione di insediamenti di piccoli paesi, per la realizzazione di bacini di raccolta delle acque per la produzione di energia elettrica. Questi casi ci parlano della perdita di identità dei abitanti di questi centri, che non possono mai tornare al proprio luogo d’origine poiché questo è sparito. Nel caso che ci occupa, nel cuneese, a Pontechianale, il portale dell’antica chiesa di San Pietro in Vincoli fu smontato e rimontato nella nuova chiesa ricostruita in un luogo vicino al lago artificiale, costituendo un esempio di reimpiego nel XX secolo. Questo fenomeno è stato lungamente studiato sotto ipotesi ideologiche e pragmatiche. Il riuso di elementi architettonici tratti dai monumenti di imperi o dinastie precedenti aveva un senso trionfale, di spoglio dei nemici vinti, o di riappropriazione del passato. Dal punto di vista pragmatico si è più vicini al concetto del semplice riutilizzo di materiali già pronti. Nel nostro caso concreto, il reimpiego di questi elementi nei nuovi paesi si nutre di questi due valenze, che però mutano di senso: da una parte il senso ideologico primordiale e quello di diventare un sopravvivente, un testimone di ciò che era, costituirsi in memoria, ma dall’altra il senso pragmatico consiste nell’utilizzare questo reimpiego degli elementi per richiamare, attraverso un pezzo, l’intero di cui faceva parte che non esiste, ne esisterà più. Ma da questo elemento “salvato” si ricostruisce invece una nuova identità che, non scordandosi delle sue origini, dà però il via ad un nuovo capitolo nella storia del paese.

 

The Reuse of Parts of Buildings in the Foundation of New Towns as a Consequence of Water Basins Creation. The Case of the Portal of the Church of San Pietro in Vincoli in Borgata Chiesa Pontechianale

This article explores a particular case that is part of an international research whose objective is the study at European level of the consequences of the submergence of settlements, for the construction of water collection basins for the production of electricity. These cases tell us about the loss of identity of the inhabitants of these centers, who can never return to their place of origin because it has been disappeared. In the case that occupies us, in the Cuneo area, in Pontechianale, the portal of the ancient church of San Pietro in Vincoli was disassembled and reassembled in the new church rebuilt in a place near the artificial lake, constituting an example of reuse in the 20th century. This phenomenon has long been studied under ideological and pragmatic hypotheses. The reuse of architectural elements taken from the monuments of previous empires or dynasties had a triumphal sense, of the counting of vanquished enemies, or of re-appropriation of the past. From a pragmatic point of view it is closer to the concept of simple re-use of “ready-made” materials. In the case we are studying, the reuse of these elements in the new town created as a consequence of the construction of a dam, is nourished by these two valences, but they change their meaning: on one hand the primordial ideological sense is to becoming a survivor, a witness of what it was, constituting itself in one sort of memory. On the other hand the pragmatic sense consists in reusing this elements to recall, through a piece, the whole of which it was part and that does not exist, and will no longer exist as it was. But from this element we can rebuild a new identity that does not forget its origins but allows a new chapter in the village life.  


Parole chiave


reimpiego; Pontechianale; paesi sommersi; alpi; ricostruzione; Giuseppe Sacchi

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DOI: https://doi.org/10.14633/AHR299

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