Una risorsa culturale per la rivitalizzazione dei territori montani: il patrimonio dell’elettricità

Manuela Mattone, Elena Vigliocco

Abstract


Il paesaggio montano è fortemente caratterizzato dallo stretto dialogo tra l’ambiente naturale e i nuclei abitati legati a quello specifico territorio. Nel corso degli ultimi decenni, il verificarsi di un fenomeno di ritrazione demografica, associato a una progressiva riduzione dei flussi turistici, su cui si sono innestati abbandono e invecchiamento della popolazione, ha determinato la graduale dismissione di interi villaggi alpini.

Per arginare tali fenomeni occorre identificare beni ed elaborare proposte culturali che offrano nuove possibilità di attivazione dell’interesse di un più ampio pubblico, la cui presenza favorirebbe l’acquisizione delle risorse necessarie alla loro conservazione, manutenzione e riattivazione.

Il patrimonio dell’elettricità costituisce un vero e proprio patrimonio culturale la cui valorizzazione potrebbe contribuire in modo significativo all’implementazione dell’offerta didattico-culturale in ambito montano dando origine a esternalità positive capaci di riattivare quegli insediamenti che oggi versano in una condizione di marginalità e abbandono.

Si propone l’elaborazione di nuovi itinerari tematici tesi a stabilire un legame tra l’escursionismo e i sistemi idroelettrici, in cui i sentieri potrebbero iniziare dalla centrale posta a valle e risalire verso i laghi artificiali seguendo i percorsi e le tracce lasciate in fase di realizzazione degli impianti stessi; si seguirebbe in tal modo il ciclo produttivo di questa energia rinnovabile: dalla centrale (con le sue infrastrutture tecniche) verso i laghi, incorporando, lungo il percorso, non solo tutte le tracce della produzione come le vasche di compensazione o le condotte forzate, ma anche i villaggi abbandonati testimonianza di architettura vernacolare.

 

A Cultural Resource for the Revitalization of Mountain Areas: the Hydroeletric Heritage

The mountain landscape is strongly characterized by the close dialogue between the natural environment and the inhabited areas connected to that specific territory. Over the last few decades, the demographic retraction, associated with a progressive reduction of the tourist flows, abandonment, and aging of the population, has led to the gradual disuse of entire Alpine villages.

To contain these phenomena, it is necessary to identify assets and elaborate cultural proposals offering new possibilities to activate the interest of a wider public, whose presence would favour the acquisition of the resources necessary for the conservation, maintenance, and reactivation of this heritage.

The hydroelectric heritage constitutes a real cultural heritage whose valorisation could significantly contribute to the implementation of the educational-cultural offer in mountain environment giving rise to positive externalities capable of reactivating those settlements that today are in a marginal condition and abandonment.

The development of new thematic itineraries aimed at establishing a link between hiking and hydroelectric systems is proposed. Paths could start from the central post downstream and go back to the artificial lakes following the tracks left after the construction of the structures.

They would follow the production cycle of this renewable energy: from the power plant (with its technical infrastructures) to the lakes, incorporating, along the way, not only all the production traces such as compensation tanks or forced pipelines, but also the abandoned villages testimony of vernacular architecture.


Parole chiave


architettura montana, abbandono; turismo culturale; rivitalizzazione; patrimonio dell’idroelettricità

Full Text

PDF


DOI: https://doi.org/10.14633/AHR296

Refback

  • Non ci sono refbacks, per ora.


Copyright (c) 2020 Manuela Mattone, Elena Vigliocco

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.

Comitato scientifico internazionale

Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)

Comitato direttivo

Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Antonello Alici, Salvatore Di Liello, Fabrizio Di Marco, Paolo Faccio, Mariacristina Giambruno, Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Edoardo Piccoli, Renata Prescia, Nino Sulfaro, Fabio Todesco, Guglielmo Villa

 

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

 

Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro

    

      

 ISSN 2384-8898

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License.