Pratiche di recupero dei centri abbandonati. Esperienze dall’Abruzzo e dal Molise

Claudio Varagnoli, Lucia Serafini, Clara Verazzo

Abstract


Soprattutto nei piccoli comuni e nelle frazioni, le aree interne dell’Abruzzo e del Molise sono disseminate di centri abbandonati. L’abbandono totale riguarda soprattutto le zone montane; quello parziale quasi tutto il resto del territorio, e anche i luoghi che hanno conosciuto fenomeni di rapida industrializzazione come la val Vibrata, la val di Sangro e la valle del Trigno. Come nel resto del Paese, anche qui sono numerose le esperienze in atto per arginare il fenomeno dell’abbandono e rivitalizzare antichi insediamenti con esiti però non sempre all’altezza delle aspettative. Il turismo e la promozione culturale hanno veicolato i noti interventi realizzati a S. Stefano di Sessanio, in provincia dell’Aquila, comprato da un abile imprenditore del nord per trasformare le sue vecchie case in stanze per turisti, e quello, simile, di Castel del Giudice in provincia di Campobasso. Lo stesso si può dire per le esperienze in corso, a Castelbasso e Ripattoni di Bellante in provincia di Teramo, dove iniziative culturali e di promozione artistica tentano forme di marketing territoriale. Sulla scorta delle ricerche in corso e del volume in fase di pubblicazione, il contributo intende fare il punto sui tentativi di rivitalizzazione dei centri abbandonati dell’Abruzzo e del Molise per discuterne limiti e obiettivi. Tra gli obiettivi c’è anche la possibilità di affiancare, al recupero abitativo, la progettazione dell’abbandono e la scelta di criteri di musealizzazione su larga scala del territorio, rimesso in rete col paesaggio e valorizzato nelle sue identità residue.

 

Recovery Practices in Abandoned Centres. Experiences from Abruzzo and Molise

The interior areas of Abruzzi and Molise are littered with abandoned centres, primarily small towns and villages. We see total abandonment, mainly in mountainous areas. Partial abandonment impacts almost all of the rest of the territory, including places that had previously undergone rapid industrialization like Val Vibrata, Val di Sangro and Valle del Trigno. As in the rest of the country, here innumerable experiences are underway to limit abandonment and revive ancient settlements. However, the results have not always lived up to expectations. Tourism and cultural promotion was behind well-known interventions in S. Stefano di Sessanio, in L’Aquila, where a talented entrepreneur from the north bought the village, aiming to transform its old houses into rooms for tourists, and the similar case of Castel del Giudice in Campobasso. The same can be said for the experiments underway, especially during the summer season, in Castelbasso and Ripattoni di Bellante in Teramo, where cultural initiatives and artistic promotion are testing forms of territorial marketing. Based on ongoing research and the soon-to-be-published volume, this contribution reports on attempts to revitalise abandoned centres inAbruzzo and Molise, discussing their limits and objectives. The objectivesinclude pairing the recovery of housing with the design of abandonmentand selection of large-scale museum criteria in the territory, to draw theareas back into the network with their landscape and promotion of their residual identity.


Parole chiave


Centri abbandonati; Abruzzo; Molise; Progetti di rifunzionalizzazione

Full Text

PDF


DOI: https://doi.org/10.14633/AHR262

Refback

  • Non ci sono refbacks, per ora.


Copyright (c) 2020 Claudio Varagnoli; Lucia Serafini; Clara Verazzo

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.

Comitato scientifico internazionale

Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)

Comitato direttivo

Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Antonello Alici, Salvatore Di Liello, Fabrizio Di Marco, Paolo Faccio, Mariacristina Giambruno, Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Edoardo Piccoli, Renata Prescia, Nino Sulfaro, Fabio Todesco, Guglielmo Villa

 

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

 

Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro

    

      

 ISSN 2384-8898

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License.