La ricostruzione aquilana, antichi e nuovi presidi

Stefano Cecamore

Abstract


Il paper propone gli esiti del progetto di ricerca maturato nell’ambito del XXVII ciclo di dottorato in Storia, Rappresentazione e Conservazione dell’Architettura, coordinato dal Prof. Claudio Varagnoli, presso il Dipartimento di Architettura, Sezione Patrimonio, dell’Università ‘G. d’Annunzio’ di Chieti-Pescara.

Lo studio del tessuto edilizio del centro storico dell’Aquila evidenzia una progressiva rarefazione del sapere tecnico locale; la perizia costruttiva del cantiere angioino si disperde nelle numerose varianti di apparecchi murari realizzate dopo la metà del XIV secolo. L’assemblaggio di bozze lapidee irregolari ed elementi di recupero, operato senza chiare logiche costruttive, contraddistingue le geometrie snelle di edifici tardomedievali come palazzo Pascali e numerose fabbriche ricostruite e ampliate nei secoli successivi.

L’impiego di presidi antisismici tradizionali testimonia la consapevolezza delle maestranze della scarsa resistenza a trazione delle murature realizzate, ma l’adeguamento tipologico e formale delle cellule edilizie medievali e rinascimentali originarie definisce organismi edilizi estremamente complessi e vulnerabili rispetto alle azioni sismiche ulteriormente gravati da recenti e fraintesi interventi di restauro.

Le scelte progettuali odierne rispondono prioritariamente a istanze di ordine psicologico, prima ancora che storiche ed estetiche e sono subordinate a un nuovo, preponderante, principio maturato negli ultimi decenni: la sicurezza sismica.

Parole chiave: L'Aquila, terremoto, sicurezza, restauro, consolidamento


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DOI: https://doi.org/10.14633/AHR024

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Copyright (c) 2015 Stefano Cecamore

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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.

Comitato scientifico internazionale

Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)

Comitato direttivo

Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Nino Sulfaro

 

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Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro

    

      

 ISSN 2384-8898

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