L’arte della resilienza per la città consolidata

Valerio Morabito

Abstract


L’Architettura del Paesaggio è tra le arti della città che ne consolidano i suoi spazi, sia da un punto di vista estetico, sia da un punto di vista ecologico, contribuendo sostanzialmente alla loro futura sostenibilità.

Dalla origini dell’Architettura del Paesaggio e nel processo di crescita esponenziale della città iniziato a metà dello scorso secolo, è nata una generazione di architetti del paesaggio che, durante gli anni ʼ60, partendo da Ian McHarg, si sono posti il problema di come costruire nuovi modelli sostenibili di crescita. Tra le varie scienze, l’ecologia e la resilienza sono state riconosciute come fondamentali per l’evoluzione della disciplina dell’Architettura del Paesaggio in relazione ai problemi della città.

Il famoso saggio The ecology as an agent of creativity di James Corner è diventato un punto di svolta per una nuova poetica ecologica urbana, aprendo prospettive inedite per lo sviluppo successivo della teoria del Landscape Urbanism. Con Corner, la resilienza ecologica si discosta dal determinismo meccanicistico di McHarg e si declina secondo modelli artistici e poetici.

Il testo si propone di delineare l’arte della resilienza per la città consolidata secondo tre categorie di appartenenza: l’arte della resilienza estetica, l’arte della resilienza sociale e l’arte della resilienza ecologica. Per meglio spiegare queste tre categorie, il testo si avvale di tre esempi emblematici di parchi che costituiscono il carattere passato e più recente della città di New York: il Central Park, il Brooklyn Bridge Park, e l’High Line.

 

The Resilient Art for the Consolidated City

The art of Landscape Architecture helps to consolidate city spaces, both aesthetically and ecologically, contributing to the city's future sustainability.

Following the origin of Landscape Architecture along with the processes of exponential city growth characterizing the middle of the last century, a new generation of landscape architects was born during the 60’. Starting from the theories of Ian McHarg, they studied and developed methodologies to redesign new city sustainable models. Among the various sciences related to the landscape, ecology and resilience were recognized fundamental for the discipline of Landscape Architecture concerning sustainable city processes.

The famous essay The ecology as an agent of creativity by James Corner became a turning point; a new poetic design for the urban ecological spaces was created, anticipating the theory of Landscape Urbanism, later better developed. With Corner, the ecological resilience was divided from the mechanistic determinism of McHarg’s methodology and grew according to artistic, imaginative, and poetic models.

The text proposes to outline the art of resilience for the consolidated city according to three categories of belonging: the resilience of aesthetic art, the resilience of social art, and the resilient ecological art. To better explain these categories, the text uses three typical examples of parks that represent the heritage and most modern features of the city of New York: the Central Park, the Brooklyn Bridge Park, and the High Line.


Parole chiave


Sostenibilità; arte; resilienza; città

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DOI: https://doi.org/10.14633/AHR173

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