“Sequenze di paesaggi architettonici”: la costruzione delle case popolari nei primi anni Cinquanta tra Napoli e la Basilicata
Abstract
L’articolo Sequenze di paesaggi architettonici che apre il numero 270 del 1952 di «Domus» – il direttore Ponti era nella giuria dei concorsi dell’INA Casa – si sofferma su un aspetto di particolare interesse, quello della costruzione dell’immagine urbana riferita all’edilizia popolare, rivelando, in quell’epoca, un’attenzione alla qualità del rapporto tra case e città molto più stretto di quanto non si possa immaginare se si guarda all’attuale dequalificazione delle periferie. È nel momento cruciale della Ricostruzione che prende l’avvio la fase di riflessione sul concetto di townscape, sviluppato da Cullen, durante la quale ci si interroga sul senso dell’estetica degli edifici: l’idea condivisa è che sia proprio il paesaggio urbano il vero portatore di armonia e “bellezza” nelle città, come verificato pure da Giovenale su «Urbanistica», proprio in relazione alle case popolari. Napoli, in tal senso, si pone all’avanguardia, sulla scia dell’esempio romano, ma con originalità e autonomia, mentre tali convinzioni approdano nelle zone più disagiate della Basilicata, come sottolineato da Rogers che, nell’editoriale su «Casabella» del 1959, stimola il confronto tra quanto prodotto dai migliori architetti e ingegneri di quegli anni. Intento qui perseguito, sulla scorta di acquisizioni documentarie, ponendo in evidenza quel tentativo volto a evitare la conformità dell’ambiente urbano, conferendo identità ai luoghi.
Parole chiave
Full Text
PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR137
Refback
- Non ci sono refbacks, per ora.
Copyright (c) 2019 Carolina De Falco
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
Comitato scientifico internazionale
Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)
Comitato direttivo
Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Antonello Alici, Salvatore Di Liello, Fabrizio Di Marco, Paolo Faccio, Mariacristina Giambruno, Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Edoardo Piccoli, Renata Prescia, Nino Sulfaro, Fabio Todesco, Guglielmo Villa
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro
ISSN 2384-8898
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License.