La villa Carafa di Roccella a Posillipo tra Seicento e Settecento
Abstract
Manca, ancora oggi, uno studio sistematico sullo sviluppo della villa a Napoli tra Cinque e Seicento. La scomparsa materiale o la massiccia trasformazione della maggior parte delle architetture, inglobate nel tessuto urbano successivo, ha scoraggiato sinora l’elaborazione di indagini a tappeto che forse porterebbero nuovi spunti di riflessione anche al tema della genesi della villa in Italia. L’approfondimento delle vicende costruttive della villa Carafa a Posillipo può forse fornire qualche elemento di riflessione utile anche in questa direzione. Il saggio ne ricostruisce la storia tra Seicento e Settecento, prima che l’apertura della nuova strada di Posillipo nell’Ottocento la privasse del rapporto con la collina e le facesse cambiare orientamento sollecitando una nuova riconfigurazione. Attraverso l’esplorazione di nuove fonti archivistiche, il saggio indaga sulle origini, legate all’Ordine gerosolimitano cui la masseria con il rudere a mare apparteneva nel primo Seicento, e sulla riconfigurazione architettonica promossa da Carlo Carafa, dopo l’acquisto della proprietà nel 1629, quando fu trasformata nella magnificente villa sul mare decantata dalle fonti secentesche e raffigurata ripetutamente dai vedutisti nel corso del Settecento.
Parole chiave
Full Text
PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR134
Refback
- Non ci sono refbacks, per ora.
Copyright (c) 2019 Maria Gabriella Pezone
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
Comitato scientifico internazionale
Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)
Comitato direttivo
Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Antonello Alici, Salvatore Di Liello, Fabrizio Di Marco, Paolo Faccio, Mariacristina Giambruno, Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Edoardo Piccoli, Renata Prescia, Nino Sulfaro, Fabio Todesco, Guglielmo Villa
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro
ISSN 2384-8898
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License.