Il territorio come bene culturale, tra storia e sviluppo. Una necessaria discontinuità della/nella progettazione urbanistica
Abstract
È opinione ampiamente diffusa e consapevole che l’Urbanistica contemporanea deve affrontare problemi ed esigenze diverse dal passato, affrontati con una tensione etica e un impegno sociale di grande spessore culturale. Il modello della crescita urbana ad oltranza e di un governo del territorio impositivo e deterministico è ampiamente superato. La necessità, oggi, è quella di dare risposte immediate ai cambiamenti in atto: ambientali, sociali, di disgregazione e povertà diffusa.
Serve una nuova consapevolezza, una nuova responsabilità, una nuova cultura urbanistica. Un nuovo modo di progettare il territorio in difesa del bene comune, che significa innanzitutto conservare il patrimonio storico, garantire la equa distribuzione dei diritti, valutare le conseguenze degli interventi sul territorio attraverso l’applicazione delle tecniche di valutazione multi attributo o multi criterio. Da qui nasce la necessità di elaborare un’idea di contemporaneo, di come vogliamo costruire (e difendere) le nostre città del futuro e tutelare i paesaggi e di come la una nuova cultura progettuale può diventare la strada e il motore di questa visione.
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PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR108
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Copyright (c) 2018 Domenico Passarelli
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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
Comitato scientifico internazionale
Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)
Comitato direttivo
Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Antonello Alici, Salvatore Di Liello, Fabrizio Di Marco, Paolo Faccio, Mariacristina Giambruno, Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Edoardo Piccoli, Renata Prescia, Nino Sulfaro, Fabio Todesco, Guglielmo Villa
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Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro
ISSN 2384-8898
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