Dal rettifilo alla croce: l'apertura di strada Maqueda a Palermo

Maurizio Vesco

Abstract


Sino a questo momento la realizzazione della strada Maqueda è stato oggetto quasi esclusivamente di interpretazioni critiche che ne hanno correttamente sottolineato la valenza simbolica, soprattutto con riferimento alla ostentazione di quella croce, espressione di un cattolicesimo fattosi sempre più ortodosso e oltranzista.  Poco si è detto, invece, sugli aspetti legati ai processi di costruzione materiale di questo spazio urbano, alle operazioni correlate all’apertura per sventramento, nel tessuto denso e compatto di una delle principali città mediterranee, di una arteria stradale lunga quasi 1 chilometro e mezzo e larga oltre 11 metri, un rettifilo che all’anno 1600 costituiva nel panorama europeo un intervento urbanistico di grande arditezza.

In questo contributo, anche grazie all’ausilio di nuova documentazione d’archivio, si proverà a far luce sui protagonisti di questa impresa architettonica, su fasi, tempi e modalità di organizzazione del cantiere, nonché su strumenti e tecniche impiegate per il controllo dello spazio urbano al fine del corretto tracciamento del nuovo asse stradale sul costruito medievale

Parole chiave: Sicilia, Palermo, strada Maqueda, urbanistica, XVII secolo


Full Text

PDF


DOI: https://doi.org/10.14633/AHR019

Refback

  • Non ci sono refbacks, per ora.


Copyright (c) 2015 Maurizio Vesco

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.

Comitato scientifico internazionale

Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)

Comitato direttivo

Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Nino Sulfaro

 

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

 

Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro

    

      

 ISSN 2384-8898

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License.