Rappresentazione grafica e restauro alla metà dell’Ottocento. Dal rilievo en plain air alle ‘divinazioni’: un percorso verso il restauro stilistico
Abstract
Intorno alla metà del XIX secolo, l'espansione della storiografia architettonica - alimentata da un gruppo di intellettuali che 'eroicamente' iniziarono la classificazione dello sterminato patrimonio italiano - iniziò sempre più spesso ad adottare la rappresentazione di Monge, al fine di migliorare la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio architettonico, considerate cruciali nella costruzione di un'identità comune per la nascente "Nuova Italia".
Il saggio ricostruisce il periodo in cui le rappresentazioni grafiche - da quel momento lo strumento di conoscenza preferito di specialisti e pensionnaires - influenzarono la percezione del patrimonio: gli specialisti, infatti, passarono gradualmente dal disegno en plein air, alla più precisa rappresentazione di Monge in scala, fino "divinazione”, ossia la ricostruzione grafica del supposto aspetto originale della fabbrica, aprendo la strada al restauro stilistico sviluppato da Eugene Emmanuelle Viollet-le-Duc.
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PDFDOI: https://doi.org/10.14633/AHR050
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Copyright (c) 2017 Renata Picone
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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
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Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro
ISSN 2384-8898
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