Il patrimonio carcerario dismesso in Sardegna. Percorsi di conoscenza per il riuso

Martina Diaz

Abstract


La ricerca si inserisce nell’ampio dibattito sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico dismesso, in particolare volto a possibili scenari di recupero di ex strutture carcerarie. Tra queste emergono  immobili di notevole pregio storico-architettonico, il più delle volte inglobati all’interno di tessuti storici consolidati o immersi in paesaggi naturali salvaguardati.

Lo studio riguarda il patrimonio carcerario dismesso della Sardegna, in particolare le ex carceri di Cagliari, Oristano, Sassari e Tempio Pausania. Le caratteristiche tipologiche delle carceri sarde sono state studiate nel contesto internazionale delle architetture carcerarie e del loro sviluppo nel tempo. In particolare, lo studio si basa sia sulla comparazione con analoghi modelli in Europa e in America, ma anche sull'analisi delle caratteristiche perculiari locali: volumi distribuzione, relazioni fra spazi interni ed esterni, , percorsi interni, tecniche costruttive, ecc. Muovendo dallo studio tipologico dei casi studio, il saggio si concentra sugli aspetti legati alle tecniche costruttive, così come emrgono dallo studio della documentazione archivistica. In particolare, l'autrice sottolinea come prevalga generalmente l'impiego della pietra e del legno a sottolineare le caratteristiche peculiari del territorio sardo.


 

 

 


Parole chiave


Carcere; Sardegna; Dismissione; Conoscenza.

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DOI: https://doi.org/10.14633/AHR062

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Copyright (c) 2017 Martina Diaz

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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 - Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.

Comitato scientifico internazionale

Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), Monica Butzek (Kunsthistorisches Institut in Florenz), Jean-François Cabestan (Université Paris 1 - Panthéon Sorbonne), Alicia Cámara Muñoz (Universidad Nacional de Educación a Distancia de España), David Friedman (Massachussets Institute of Technology), Alexandre Gady (Université Paris-IV-Sorbonne), Jörg Garms (Universität Wien), Miles Glenndinning (Scottish Centre for Conservation Studies, University of Edinburgh), Mark Wilson Jones (University of Bath), Loughlin Kealy (University College Dublin), Paulo Lourenço (Department of Civil Engineering, University of Minho), David Marshall (University of Melbourne), Werner Oechslin (ETH, Zurich, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, Einsiedeln), José Luis Sancho (Dirección de Conservación de Bienes Histórico-Artísticos, Palacio Real, Madrid), Dmitrij O. Švidkovskij (Moscow Architectural Institute, MARCHI)

Comitato direttivo

Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore editoriale), Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua, Nino Sulfaro

 

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Laboratorio CROSS. Storia dell'architettura e Restauro

    

      

 ISSN 2384-8898

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