Reggio Calabria, 7-9 novembre 2018
Oggi, il fenomeno sta emergendo diffusamente in tutta la sua gravità, nonostante la crescente sensibilità verso temi legati alla salvaguardia del patrimonio culturale e a una maggiore propensione verso stili di vita partecipi alle problematiche ecologiche e sociali connesse ai grandi centri urbani.
In effetti, quella dei piccoli centri, spesso situati in aree marginali, interne e montane, è quasi sempre una storia fatta di partenze e di abbandoni ma solo raramente di ritorni. Emigrazione economica, denatalità, catastrofi naturali, epidemie, eventi bellici, cambiamenti climatici, nuove reti infrastrutturali, mutamenti socio-culturali sono solo alcuni dei fattori che nel corso dei secoli, in maniera congiunta o singolarmente, in modo repentino o graduale, hanno spinto e, specie in Italia, continuano a spingere le popolazioni ad abbandonare i loro luoghi di origine.
In quest’ottica, il convegno intende proporsi come un’occasione di approfondimento delle cause che hanno portato a processi di spopolamento dei piccoli insediamenti urbani e avviare una riflessione sugli effetti – reversibili o permanenti – che quei processi hanno generato sul territorio e sulle comunità. Perdendo abitanti, le comunità locali rischiano di smarrire la propria identità culturale, il patrimonio architettonico si degrada più rapidamente, le attività economiche vengono abbandonate, tradizioni millenarie rischiano di essere dimenticate. A ciò si aggiunga il considerevole aumento del rischio di dissesto idrogeologico, connesso alla mancata cura del territorio, mentre parallelamente, cresce la congestione nei centri urbani.
Il convegno intende quindi avviare un’ampia riflessione sulle strategie atte a contrastare il fenomeno di spopolamento e individuare alcune tra le possibili modalità per la valorizzazione anche economica dei piccoli centri. A tal fine si pone in una prospettiva transdisciplinare, entro cui i settori che per tradizione si occupano dei fenomeni di trasformazione del territorio e del patrimonio costruito (il restauro, la storia dell’architettura, la storia della città e del territorio, l’urbanistica), si possano confrontare proficuamente con approcci metodologici diversi, quali quelli della sociologia, antropologia, storia economica, geografia urbana e territoriale.
Le riflessioni e le proposte saranno coordinate in due principali sessioni e relative sotto-sessioni, come segue:
Sessione 1 - Una storia di abbandono: cause, conseguenze, trasformazioni
1a. Le cause dell’abbandono: ragioni storiche, economiche, naturali, sociali e culturali
La sotto-sessione raccoglierà studi e ricerche che indaghino le ragioni che, nel corso della storia, hanno spinto le popolazioni a lasciare i propri luoghi d’origine. Pur privilegiando gli studi sui processi di spopolamento e abbandono in età moderna, il convegno prenderà in considerazione anche ricerche riferite all’antichità e al medioevo, inteso sia come manifestarsi del fenomeno nel passato, che come radice e causa degli avvenimenti moderni e contemporanei.
Tra i possibili argomenti:
- Guerre e conflitti (eventi bellici, conflitti religiosi, etnici, etc.);
- Dissesti idrogeologici (frane, alluvioni, esondazioni, mareggiate, etc.);
- Cambiamenti climatici e alterazioni ecologiche (innalzamento del livello di mari e laghi, desertificazione, siccità, inquinamento, disastri ambientali, etc.);
- Terremoti;
- Nuove reti infrastrutturali (strade, ferrovie, porti etc.);
- Obsolescenza di insediamenti produttivi (attività estrattive, distretti e complessi industriali, etc.);
- Trasformazioni socio-economiche (rivoluzioni industriali, nuovi modelli economici, cambi di stili di vista, nuovi modelli abitativi, speculazioni edilizie, etc.);
- Trasformazioni delle pratiche agricole e produttive;
- Questioni demografiche (denatalità, emigrazione, mobilità interna, etc.);
- Igiene e salute (epidemie, aree insalubri, condizioni di vita, etc.);
- Aspetti legislativi (leggi e decreti relativi al trasferimento degli abitati, evacuazioni, provvedimenti assistenziali, sussidi economici, risarcimenti, etc.).
1b. Le conseguenze dell’abbandono: trasformazioni e permanenze
La sotto-sessione ruoterà attorno agli effetti che i processi di abbandono e spopolamento hanno innescato, prodotto o continuano a produrre sul paesaggio, sul patrimonio costruito, ma anche sul patrimonio culturale immateriale e sulle comunità di appartenenza.
Tra i possibili argomenti:
- Trasformazioni del patrimonio architettonico e urbano (piccoli centri allo stato di rudere, problematiche relative al degrado degli edifici, conservazione e tutela, restauri e riparazioni, adeguamenti funzionali, etc.);
- Effetti sul paesaggio (nuovi insediamenti, speculazioni edilizie, abusivismo, nuove infrastrutture, segni di catastrofi naturali, etc.);
- Rischi per il patrimonio immateriale (tradizioni, artigianato, feste religiose, etc.);
- Questioni relative all’identità culturale e alle nuove condizioni di vita delle comunità coinvolte;
- Effetti sull’economia, l’agricoltura, e la produzione di beni e servizi;
- Effetti indiretti su altre aree urbane (congestione di centri urbani, aree costiere, etc.);
- Trasferimento degli abitati (costruzione di new towns, distribuzione degli abitanti sul territorio, insediamenti spontanei, etc.).
Sessione 2 - Un ritorno possibile: strategie, proposte, prospettive per il rilancio dei centri abbandonati
2a. Strategie e iniziative per il recupero e la valorizzazione: uno sguardo al passato recente
Dagli anni Sessanta dello scorso secolo, da quando cioè il fenomeno ha assunto proporzioni rilevanti, sono state proposte numerose soluzioni e strategie atte a contrastare lo spopolamento e/o a valorizzare i centri in via di abbandono.
Le proposte accolte punteranno sulle strategie adottate evidenziandone potenzialità e criticità, i risultati conseguiti o il mancato raggiungimento degli obiettivi.
Tra i possibili temi si portano ad esempio:
- Gentrificazione;
- Turismo diffuso;
- Musealizzazione dei borghi abbandonati;
- Eventi culturali (festival, sagre, etc.);
- Rioccupazione da parte di movimenti “neorurali”;
- Aspetti legislativi e amministrativi (sostegno economico, sovvenzioni, politiche di gestione, programmazione europea, etc.).
2b. Immaginare un futuro diverso: approcci innovativi, progetti sperimentali e nuove tendenze
In un mondo che si avvia sempre più verso la globalizzazione, appare evidente come le strategie attuate in passato si mostrino, a volte, obsolete o poco efficaci. Questa sotto-sessione accoglierà studi e ricerche su strategie che adottino approcci innovativi sul tema dello spopolamento e, più in generale, sulla nozione di patrimonio culturale e sugli aspetti sociali, culturali ed economici ad essa correlati.
Tra i possibili argomenti:
- Nuove proposte legislative;
- Politiche territoriali e urbane per un innovativo sistema di accessibilità e mobilità;
- Nuove nozioni di identità culturale, patrimonio e comunità locale;
- Nuove forme di interpretazione del paesaggio e del patrimonio costruito;
- Globalizzazione, glocalizzazione, crescita infelice e decrescita felice;
- Politiche di accoglienza come strumento di ripopolamento;
- Ecovillaggi;
- Rilancio di tecniche agricole tradizionali;
- Nuove tecnologie.
LINGUA
Le lingue ufficiali del convegno sono italiano e inglese.
SUBMISSION
Gli autori potranno sottoporre una proposta tramite registrazione on line registrazione e caricando direttamente il proprio contributo, secondo le modalità descritte nelle Istruzioni per gli autori.
I partecipanti dovranno inviare:
- un abstract in italiano e uno in inglese (ciascuno di 3000 battute spazi inclusi), che evidenzino obiettivi, metodologia e risultati della ricerca e in file a parte una bibliografia sintetica;
- fino a tre immagini (o tabelle e grafici) in formato jpeg o tiff (300 dpi, max 2 Mb ciascuna); e in file a parte le relative didascalie ed eventuali crediti;
- i dati personali (affiliazione, ruolo, etc.) e l’indicazione della sessione e sotto-sessione alla quale intendono partecipare.
Le proposte pervenute saranno selezionate attraverso procedura double blind peer review. L’esito sarà comunicato agli autori entro il 28 maggio 2018; verrà anche comunicato agli autori se il loro contributo sarà compreso tra le presentazioni orali o se verrà inserito nella sessione poster.
A seguito dell’accettazione, gli autori saranno invitati a procedere con l’iscrizione al convegno e al pagamento della quota di partecipazione, attraverso piattaforma OCS.
Gli abstract accettati e i materiali supplementari saranno inclusi in un volume con ISBN da pubblicarsi entro la data di inizio del convegno.
Sarà quindi richiesto agli autori iscritti (presentazioni orali e poster) di presentare entro dicembre 2018 un testo esteso, che confluirà in un volume open access, double blind peer review e con ISBN (collana ArcHistoR Extra), da pubblicarsi entro il 2019. Le modalità di presentazione dei contributi estesi e le norme redazionali saranno comunicate in seguito.
SCADENZE
- Apertura call for papers: 31 gennaio 2018
- Termine invio abstract: 9 aprile 2018
- Comunicazione di accettazione abstract: 28 maggio 2018
- Iscrizione quota ordinaria e ridotta: dalla notifica di accettazione al 30 giugno 2018
- Iscrizione con mora: dal 1 luglio 2018 al 15 settembre 2018
- Presentazione del programma: 25 settembre 2018
- Convegno e pubblicazione del volume contenente gli abstract: 7-8-9 novembre 2018
- Invio contributi estesi: dicembre 2018
- Pubblicazione del volume con i contributi estesi: entro il 2019
QUOTE DI ISCRIZIONE
Iscrizione ordinaria (entro il 30 giugno 2018):
- Quota intera (universitari strutturati e dipendenti pubblici, ad es.: Mibact, centri di ricerca, etc.): 120,00 euro
- Quota ridotta (studenti e ricercatori non strutturati): 80,00 euro
- Quota aggiuntiva autori e coautori per ogni relazione oltre la prima: 30,00 euro
Iscrizione con mora (dal 1 luglio al 15 settembre 2018):
- Quota intera (universitari strutturati e dipendenti pubblici, ad es.: Mibact, centri di ricerca, etc.): 180,00 euro
- Quota ridotta (studenti e ricercatori non strutturati): 110,00 euro
- Quota aggiuntiva autori e coautori per ogni relazione oltre la prima: 50,00 euro
COORDINAMENTO SCIENTIFICO
Annunziata Maria Oteri (Università Mediterranea di Reggio Calabria), Giuseppina Scamardì (Università Mediterranea di Reggio Calabria).
COMITATO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE
Philip Brown (University of Salford), Carlo Carozzi (Direttore Storia urbana), Xavier Casanovas (Universitat Politècnica de Catalunya), Lucia Della Spina (Università Mediterranea di Reggio Calabria), Stefano Della Torre (Politecnico di Milano), Concetta Fallanca (Università Mediterranea di Reggio Calabria), Donatella Fiorani (Università di Roma “La Sapienza”), Loughlin Kealy (University College of Dublin), Francesca Martorano (Università Mediterranea di Reggio Calabria), Stefano Musso (Università degli Studi di Genova), Tonino Perna (Università degli Studi di Messina), Valentina Russo (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Renato Sansa (Università degli Studi della Calabria), Ruxandra-Iulia Stoica (University of Edinburgh), Rosa Tamborrino (Politecnico di Torino), Vito Teti (Università degli Studi della Calabria), Pietro Tino (Università degli Studi Roma Tre)
COMITATO SCIENTIFICO ORGANIZZATORE
Roberta Filocamo (Mibact), Monica Musolino (Università degli Studi di Messina), Bruno Mussari (Università Mediterranea di Reggio Calabria), Renata Prescia (Università degli Studi di Palermo), Nino Sulfaro (Università Mediterranea di Reggio Calabria)
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Maria Rossana Caniglia (Università Mediterranea di Reggio Calabria), Elena Trunfio (Università Mediterranea di Reggio Calabria)
SEDE CONVEGNO
Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
Linee guida degli autori
Le lingue ufficiali del convegno sono italiano e inglese.
Per sottoporre una proposta è necessario preliminarmente effettuare la registrazione sul sito, cliccando su Registrati e compilando il modulo che apparirà. I dati segnati con asterisco sono obbligatori.
Alla fine del modulo, alla voce “crea un account come”, selezionare “Autore: Abilitato a sottoporre articoli al convegno”. È comunque possibile correggere lo status da Lettore ad Autore, una volta completata la registrazione, entrando su questo sito con il proprio account e selezionando “Modifica il mio profilo”.
Accedendo su questo sito con il proprio account si potrà caricare l’abstract e gli altri materiali richiesti, cliccando su “Primo passo del processo di submission” e seguendo via via le istruzioni.
Sarà richiesto di inserire nell’apposita maschera il titolo e l’abstract esteso in italiano o in inglese, a seconda della lingua di presentazione prescelta. L’abstract non potrà superare le 3000 battute, spazi inclusi.
Il passaggio successivo prevede l’inserimento di materiali supplementari. Tra questi: file di testo con titolo e abstract nella seconda lingua ufficiale del convegno (italiano o inglese) (obbligatorio); file di testo con bibliografia sintetica (obbligatorio); fino a tre immagini (o tabelle e grafici) in formato jpeg o tiff (300 dpi, max 2 Mb ciascuna) e file di testo con relative didascalie ed eventuali crediti.
Gli abstract saranno sottoposti a valutazione per accettazione e quindi revisionati da referee anonimi (double blind peer reviewed).
L’esito della valutazione sarà comunicato agli autori, che saranno invitati a procedere con l’iscrizione al convegno e al pagamento della relativa quota.
Gli abstract accettati e i materiali supplementari confluiranno in un volume con ISBN da pubblicare entro la data di inizio del convegno.
Sarà quindi richiesto agli autori iscritti (presentazioni orali e poster) di presentare entro dicembre 2018 un testo esteso, che confluirà in un volume open access, double blind peer review e con ISBN (collana Archistor Extra http://pkp.unirc.it/ojs/index.php/archistorextra/index, connessa alla rivista ArcHistoR storia architettura restauro www.archistor.unirc.it). Le modalità di presentazione dei contributi estesi e le norme redazionali saranno comunicate in seguito.
Per supporto o problemi tecnici inviare un'email a unpaesecivuole@unirc.it
Le submission per questo convegno si sono chiuse il 2019-06-21.
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