Un “castello a forme medievali”. Restauri neomedievali dell’architetto purista senese Giuseppe Partini

Renzo Chiovelli, Daniela Esposito

Abstract


Uno studio del restauro del castello di Torre Alfina, nel nord del Lazio, è l'occasione per proporre una riflessione più ampia sulla "invenzione" del passato medievale da parte degli architetti del XIXsecolo, sotto l'influenza delle teorie di Viollet-le-Duc.

Il saggio è diviso in due parti: la prima si confronta con l'interesse generale degli architetti neo-medievalisti nel restauro di castelli medievali. La tipologia del castello è particolarmente adatta a questo tipo di operazione in cui ricostruzione storica e fantasia si mescolano, come visto chiaramente nell'esperienza di Viollet-le-Duc a Pierrefonds, ma anche nel lavoro di Alfredo D'Andrade nel parco del Valentino, a Torino.

L'ultima parte del saggio riguarda il restauro della "forma medievale" del castello di Torre Alfina e l'importante ruolo svolto dall'architetto Giuseppe Partini, protagonista del Purismo a Siena, che considerava il neo-medievalismo sia come sublimazione dell'architettura gotica, sia come la più alta espressione della creatività. Il progetto di Torre Alfina è stato realizzato da Partini con l'aiuto di una squadra di artigiani che hanno tradotto le questioni teoriche di Partini sulla neo-medievalismo e sulll'interpretazione/ri-creazione del passato in risultati concreti.


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