Interpretazioni del Medioevo nell’Italia centro-meridionale

Margherita Eichberg

Abstract


Il saggio propone un confronto tra l'interpretazione del Medioevo in Francia e quella nell'Italia Centrale e meridionale. Il processo di damnatio memoriae durante la rivoluzione francese provocò la distruzione dei più importanti monumenti ed edifici medievali. La conseguenza di questa vasta distruzione, in seguito, fu l'interesse verso l'architettura gotica e il suo restauro nel suo supposto stile originale. Questo fenomeno coinvolse storici e studiosi nella riscoperta la cultura medievale che, nell'ambito dell'architettura, ebbe Viollet-le-Duc come grande protagonista. Il processo di riappropriazione del passato medievale, adottato in Francia da Viollet-le-Duc, venne introdotto in Italia grazie ad alcuni architetti, tra i quali Giuseppe Partini che, A Siena, formò un gruppo di artigiani e decoratori con grandi abilità nel riprodurre forme e decorazioni medievali. Ciononostante, come mostrano gli esempi citati all'interno del saggio, il riferimento al Medioevo nel XIX secolo, a volte è solo una generica citazione di forme e linguaggi provenienti dal passato. Tuttavia, a seguito del terremoto che nel 1908 distrusse città e villaggi nell'area dello Stretto di Messina, la ricostruzione o la nuova costruzione in stile Gotico di palazzi, castelli e chiese, non può essere paragonabile alle raffinate esperienze di Viollet-le-Duc in Francia.

 


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ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale.

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Laboratorio Cross. Storia dell'architettura e restauro

 

                                         

 

     

    

      

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