Domenico Lo Faso Pietrasanta duca di Serradifalco ed Eugène Viollet-le-Duc: apprendistato medievalista e iniziazione all’arte regia
Abstract
Il viaggio in Italia di Viollet-le-Duc non è caratterizzato solo dalla maturazione dei suoi principi critici – che lo portano ad abbandonare gli studi sull'antichità e sul Rinascimento in favore si una riflessione prblematica sul Medioevo – ma anche dall'incontro con importanti interlocutori, di fondamentale importanza per la sua formazione. Tra questi, Domenico Lo Faso Pietrasanta, duca di Serradifalco, incontrato in Sicilia, e che rappresenta probabilmente la voce intellettuale più vicina al processo di revisione dell'architettura di Viollet. Il duca stava trasformando l'approccio allo studio della cultura locale, superando definitivamente la tendenza all'enciclopedismo, adottando criteri e metodologie di ricerca che erano molto vicine al metodo storiografico positivista. Quando Viollet arrivò a Palermo, Serradifalco stava sviluppando un processo di revisione dell'architettura medievale siciliana, con lo scopo di trovare una "nuova architettura" per il futuro. Viollet-le-Duc venne coinvolto in questo processo. Il saggio sottolinea le somiglianze tra l'esperienza di Serradifalco e l'attività contemporanea di Viollet-le-Duc dopo il suo soggiorno in Sicilia. A parte le differenze causate dal loro diverso background culturale e politico, entrambi individuarono le basi per creare un nuovo linguaggio architettonico nell'architettura medievale.